Science Based Targets initiative: cos’è?
La Science Based Targets initiative (SBTi) è un’organizzazione di azione climatica a livello aziendale che supporta le aziende nella definizione di obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra basati su dati scientifici, per allinearsi con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. I partner di SBTi sono lo United Nations Global Compact, la We Mean Business Coalition, il World Resources Insitute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF).
La SBTi è diventata un punto di riferimento per le aziende che desiderano dimostrare il loro impegno nella lotta contro il cambiamento climatico. Attraverso la definizione di obiettivi basati sulla scienza, le aziende possono contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni globali e alla protezione dell’ambiente.
L’iniziativa mira a limitare il riscaldamento globale a ben al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, con sforzi per limitarlo a 1,5 gradi Celsius, definendo e promuovendo le migliori pratiche nella riduzione delle emissioni e negli obiettivi di emissioni nette zero in linea con la scienza del clima.
A fine 2023, oltre 4.000 aziende e istituzioni finanziarie si dirigendo verso un’economia a emissioni nette zero, fissando obiettivi di riduzione delle emissioni e facendoli validare da SBTi.
Ti è stato chiesto da un cliente di dimostrare che stai lavorando per ridurre l’impatto climatico della tua azienda e dei tuoi prodotti? Mostrare di avere aderito alla Sciende Based Targets initiative è un buon modo!
Vuoi ridurre gli impatti della tua azienda ma non sai da dove partire? Sottomettere un target in linea con la scienza del clima è un buon modo!
Come fare a capire cosa fare, che target sottomettere, che documenti serve avere, ecc? Il nostro suggerimento è questo: leggi questo articolo e poi contattaci!
Perché sottomettere dei target SBTi?
Ci sono diverse ragioni per cui un’azienda potrebbe beneficiare nel sottomettere dei target SBTi:
- Allineamento con la scienza del clima: Sottoponendo i propri obiettivi alla SBTi, un’azienda assicura che le sue strategie di riduzione delle emissioni siano basate su dati scientifici e in linea con quanto necessario per limitare il riscaldamento globale. Questo dimostra l’impegno dell’azienda verso una crescita sostenibile e responsabile;
- Reputazione e leadership: Le aziende che fissano e fanno convalidare i propri obiettivi di riduzione delle emissioni da SBTi si posizionano come leader nel loro settore, guadagnando riconoscimento da parte di stakeholder, investitori e clienti come imprese seriamente impegnate nella lotta contro il cambiamento climatico. Infatti, tutte le aziende che sottomettono dei target sono pubblicate sul sito di SBTi, dove viene anche mostrato il tipo di target, settore in cui operano e altre informazioni. In questo modo, potenziali nuovi clienti possono trovare nuovi fornitori sapendo già che attenzionano le tematiche ambientali;
- Rischio e resilienza: Stabilire target basati sulla scienza contribuisce a ridurre i rischi associati al cambiamento climatico, come quelli regolamentari e operativi, migliorando la resilienza a lungo termine dell’azienda;
- Attrazione di investimenti: Gli investitori sono sempre più orientati verso aziende con solide strategie climatiche. Avere obiettivi convalidati da SBTi può migliorare l’attrattività verso potenziali investitori;
- Supporto alla transizione a zero emissioni: Essere parte della Science Based Targets initiative permette all’azienda di contribuire attivamente alla transizione globale verso un’economia a emissioni nette zero, sostenendo gli sforzi collettivi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
In sintesi, sottomettere dei target con la SBTi permette alle aziende di allinearsi con la scienza del clima, migliorare la propria reputazione, mitigare rischi e attrarre investimenti, contribuendo al contempo a una transizione globale verso la sostenibilità.
Cosa bisogna fare per aderire alla SBTi?
Per prima cosa, bisogna capire cosa significhi “aderire” alla Science Based Targets initiative.
Aderire alla SBTi significa sottomettere un target di riduzione delle emissioni di gas climalteranti (GHG – greenhouse gases) che sia in linea con la scienza del clima, tra quelli disponibili nei vari percorsi proposti da SBTi.
Linearmente, i passaggi da seguire per aderire alla SBTi possono essere così sintetizzati:
- Calcolare la carbon footprint aziendale
- Inviare una lettera di impegno a sottomettere un target SBTi;
- Sviluppare un target seguendo i criteri proposti da SBTi. I criteri possono variare in base a diverse peculiarità di ciascuna azienda, che comprendono le dimensioni (c’è un percorso facilitato per le PMI), il settore specifico in cui si opera, la percentuale sul totale della propria carbon footprint di emissioni FLAG (Forest Land and AGriculture), ecc;
- Sottoporre a SBTi il proprio target con la documentazione a corredo, per farlo validare;
- Comunicare il target: SBTi pubblica i target validati sul proprio sito;
- Comunicazione annuale: dopo l’approvazione, le aziende sono tenute a comunicare annualmente la propria footprint e a monitorare i progressi nel raggiungimento del loro target.
Che tipo di target esistono?
Esistono tre tipi di target:
- Target “near-term”: target che devono essere raggiunti entro 5-10 anni dalla data di sottomissione dei target. Questa tipologia di target richiede:
- Emissioni scope 1 e 2 (hyperlink su spiegazione GHG Protocol): ambizione minima pari ad una riduzione assoluta lineare annua delle emissioni del 4.2%, con alcune eccezioni e differenze: in caso di aziende che devono seguire il percorso FLAG, la riduzione lineare annua minima è pari al 3%; in caso di aziende che ricadono all’interno di percorsi settoriali specifici (presenti nell’elenco a fine articolo), questo numero può variare;
- Emissioni scope 3 (hyperlink su spiegazione GHG Protocol): ambizione minima pari ad una riduzione assoluta lineare annua delle emissioni del 2.5%, ad esclusione delle aziende che ricadono nei settori coperti dai percorsi settoriali specifici. In alcuni casi, è possibile sottomettere dei target che non siano di riduzione assoluta, ma di riduzione fisica e/o economica, dove è richiesta una riduzione della footprint in termini di intensità fisica/economica del 7% anno su anno in termini composti annuali;
- Target “long-term net-zero”: Le aziende devono stabilire obiettivi a lungo termine che siano allineati ai percorsi 1,5°C, da raggiungere non oltre il 2050, come parte del loro impegno per il net-zero. Questi obiettivi devono coprire almeno il 95% delle emissioni scope 1 e 2, e almeno il 90% delle emissioni scope 3. Esistono target specifici per le aziende che ricadono nei settori coperti da percorsi settoriali specifici. Nel caso di target di riduzione fisica e/o economica, la riduzione deve essere in linea con i percorsi 1,5°C ma comunque minimo del 97%;
- Target FLAG: Le emissioni provenienti da foreste, terre e agricoltura (forest, land and agriculture – FLAG) seguono un percorso di mitigazione separato che include sia riduzioni che rimozioni. Pertanto, le emissioni FLAG devono essere disaggregate all’interno dell’inventario dei gas serra per stabilire target FLAG separati. Esistono due approcci per stabilire target FLAG: il percorso settoriale, per aziende con emissioni FLAG diversificate e il percorso FLAG delle commodity, che include 11 percorsi specifici per diverse commodity (manzo, pollo, latticini, pelle, mais, olio di palma, maiale, riso, soia, grano e legno & fibra di legno).
Chi deve sottomettere i target FLAG?
SBTi richiede alle aziende che soddisfano uno dei seguenti due criteri di sottomettere i target FLAG:
- Le aziende dei seguenti settori designati FLAG sono tenute a stabilire obiettivi FLAG:
- Prodotti forestali e di carta;
- Foreste, legno, pasta e carta, gomma;
- Produzione alimentare: produzione agricola;
Produzione alimentare: fonte animale;
- Lavorazione di alimenti e bevande;
- Vendita al dettaglio di alimenti e prodotti di prima necessità;
- Tabacco.
- Aziende con emissioni FLAG che rappresentano il 20% o più della propria carbon footprint totale.
In generale, i target FLAG devono coprire almeno il 95% delle emissioni scope 1 e il 67% delle emissioni scope 3.
I percorsi per le PMI, quali sono?
SBTi offre una metodologia semplificata e strumenti dedicati per le piccole e medie imprese (PMI) per definire obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra basati sulla scienza. Questi target permettono alle PMI di contribuire agli sforzi globali per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius.
Per potere utilizzare il percorso dedicato alle PMI, che oltre ad essere più breve è anche più economico, le aziende devono soddisfare i seguenti criteri:
- Avere emissioni scope 1 e scope 2 (location-based) < 10000 t CO2eq;
- Non essere classificate nei settori delle istituzioni finanziarie e/o oil&gas;
- Non essere tenute a stabilire obiettivi utilizzando criteri specifici settoriali (come gli Approcci alla Decarbonizzazione Settoriale – Sectoral Decarbonization Approaches) sviluppati da SBTi;
- Non sono una filiale di una società madre le cui attività combinate rientrano nella via di validazione standard non per PMI.
E tre o più delle seguenti affermazioni devono essere vere:
- Impiegano meno di 250 dipendenti;
- Hanno un fatturato inferiore a 50 milioni di euro;
- Asset totali inferiori ai 25 milioni di euro;
- Non appartengono a un settore FLAG obbligatorio.
Le PMI possono scegliere tra tre tipologie di target:
- Near-term targets: Gli obiettivi a breve termine (near-term targets) sono obiettivi di riduzione assoluta delle emissioni di gas serra (GHG) per gli Scope 1 e 2 che devono essere raggiunti entro il 2030, a partire da un anno base predefinito. Siccome le PMI spesso mancano delle risorse e delle capacità necessarie per definire obiettivi per lo Scope 3, esse non sono tenute a stabilire obiettivi “near-term” per le loro emissioni Scope 3, ma devono impegnarsi a misurare e poi ridurre queste emissioni;
- Near-term maintenance targets: Permettono alle aziende che hanno raggiunto zero emissioni per gli Scope 1 e/o 2 di mantenere i loro sforzi e migliorare continuamente. Le PMI che scelgono questa opzione devono seguire gli standard del GHG Protocol, riportare i loro progressi annualmente e fornire documentazione di supporto per la validazione degli obiettivi;
- Obiettivi net-zero: Per essere idonee a stabilire un obiettivo net-zero, le PMI devono prima sottomettere i near-term targets. Gli obiettivi di net-zero includono:
- Targets a lungo termine, che sono obiettivi di riduzione assoluta delle emissioni di GHG per gli Scope 1, 2 e 3 che devono essere raggiunti entro il 2050, a partire da un anno base predefinito;
- Un impegno a neutralizzare eventuali emissioni non abbattute una volta raggiunto l’obiettivo a lungo termine.
Per saperne di più: https://sciencebasedtargets.org/ .